Ognuno ha il suo Nido
Il Nido. Ognuno ha il suo. Non ti dirò chi sono, quanti anni ho, se sono uomo o donna. Voglio raccontarti una storia fatta di silenzio e camouflage, figlia del buio, vittima del tempo che scorre troppo in fretta…
Quando ci vediamo è sempre per divorarci, senza però lasciare segni perché non possiamo permettercelo. Bisogna organizzare delle giustificazioni, trovare delle ore a disposizione per un permesso in ufficio o in fabbrica, sostituzioni in negozio last minute. ‘E se chiama? Magari risponde un collega o una collega e rivela la copertura!’.
Ma noi sappiamo come fare, basta staccare il pin jack del cavo telefonico senza però toglierlo dalla presa, lasciarlo leggermente appoggiato nella sede così a casa squilla libero e in ufficio non suona…
Sempre con due auto, mai con una sola. Anzitutto non fumo, l’altra parte di me si. Se accadesse qualcosa, l’essere insieme in abitacolo è più grave del coinvolgimento. Ognuno di noi conosce le disposizioni: se accadesse qualcosa, l’ordine per entrambi è proseguire facendo finta di niente.
Basta squallore…
Ma dove andiamo? In qualche postribolo tenuto da profittatori della nostra immensa voglia di viverci, quelli che la sfruttano a danno di igiene, pulizia e – perché no? – anche privacy. Oppure in extra-luxus dove ti propinano vini dal valore di 10 euro a 50, qualche fottuto petalo di rosa sul letto, profumi improponibili e poi magari, in Reception, chiedono: ‘Siete mai stati qui?’: si, con la troia di tua sorella…
Oppure ti trattano come appestati, moralisti da Messa e rosario tre volte al giorno e chissà quali nefandezze dentro casa. Già, ma loro sono ‘fedeli’…
La luce del Nido
Poi un giorno abbiamo trovato Il Nido Suite.
Un lessico gentile per darci istruzioni come giungere in Struttura e sui comfort in camera, il saluto discreto e silenzioso anzitutto per una Donna e Signora, nessun ammiccamento, nessun risentirsi o scandalizzarsi. Tutto molto naturale, grazie al comportamento di chi conosce la natura di queste esperienze.
‘Benvenuti al Nido, trascorrete una giornata con serenità’.
Il Nido vi culla, gente. Finalmente un luogo dove non si corre, non ci si deve nascondere, non ci si deve vergognare.
‘Abbracciami forte…’